Archive for aprile, 2010

29 aprile 2010

Visibilità del Pianeta X

Mi viene chiesto ogni tanto  se il fantomatico Pianeta X (o Nibiru) sia ora visibile ad occhio nudo.

Alcune premesse.  La prima è che,  ammesso  Nibiru esista, chiaramente per “occhio nudo” intendo persone dotate di un’ottima vista. Poi trascurerei l’argomento “binocolo” poiché, in tal caso,  mi dovrei avventurare nel periglioso mare della potenza di aggeggi quali  binocoli/cannocchiali/telescopi e così via.

La visibilità di Nibiru, in avvicinamento, dipende da due fattori:  dimensione fisica e capacità di riflettere la luce (albedo).
La capacità risolutiva dell’occhio umano è di circa 10-20 secondi di arco. Il pianeta Urano, a malapena visibile in condizioni ottimali, può essere usato come “costante” per confrontare la visibilità di un corpo celeste.

Osservate il grafico qui sotto: in verticale le dimensioni in orizzontale la distanza da noi.

Grafico della visibilità di un corpo celeste

Sopra la retta obliqua ci sono i pianeti abbastanza grando o vicini da essere visibili  a occhio nudo. Urano giace sulla linea perché esso è al limite di percettibilità, come detto.

In basso a destra  i pianeti come Nettuno e Plutone assolutamente invisibili perché troppo lontani.
Il trapezio arancione rappresenta lo spazio di visibilità di un presunto oggetto. Alla distanza di Saturno, per esempio, il suo diametro docrebbe essere il doppio di quello terrestre per essere visto ad occhio nudo.

Assumendo che il passaggio del Pianeta X sia supposto nel 2012,  al trascorrere dei mesi senza che nulla venga localizzato  significa che l’oggetto è sempre più minuscolo.

Questo grafico può avere due importanti correzioni.
Una in negativo, qualora l’oggetto sia molto scuro (poco riflettente la luce) la qual cosa lo rende meno rintracciabile visivamente. Un’altra probabilità è che, se  si trattasse di una cometa, avvicinandosi al Sole, dovrebbe mostrare una  coda e chioma che ne farebbe  moltiplicare la visibilità, rendendolo osservabile anche in caso di ridotte  dimensione.

22 aprile 2010

A che punto è Nibiru

Nibiru è uno dei nomi dati ad un oggetto (o oggetti) presumibilmente orbitante attorno al Sole con un orbita estremamente eccentrica e sghemba. Altri nomi sono Pianeta X, significante “incognito” o “decimo” (pianeta del sistema solare),  e Distruttore. Esistono vari modelli matematici che postulano l’esistenza di un decimo pianeta orbitante il Sole.

Questo pianeta avrebbe un periodo di rivoluzione di 3600 anni. Il suo passaggio in vicinanza, e intersezione, con il piano orbitale degli altri pianeti ingenererebbe un generale scombussolamento  nel sistema solare.

In corrispondenza dell’ultimo incontro si sarebbero manifestati  cataclismi di immane proporzione sul nostro pianeta tali da essere ricordati in antichissimi testi inclusa la Bibbia,  sotto forma di diluvio universale.

Traiettoria ipotizzata del Pianeta X

Esaminiamo sinteticamente le diverse possibilità:

  • Il Pianeta X non esiste o, se esiste, è adesso molto lontano da noi (opzione senz’altro raccomandabile!)
  • Nibiru è una piccola cometa che può intersecare il piano dell’orbita terrestre lontano dalla Terra  (“congiunzione”). In questo caso le conseguenze potrebbero essere minime.
  • O un asteroide il cui influsso sul nostro pianeta dipenderebbe, anche in questo caso,  dalle dimensioni e dalla distanza alla quale intersecherà il piano dell’enclitica.
  • Oppure ancora, lo scenario peggiore.  Il Pianeta X potrebbe essere una “minicostellazione” costituita da un oggetto centrale e da un grappolo di altri corpi orbitanti esso. Tali corpi celesti potrebbero essere così grandi da possedere un’atmosfera. Importante è conoscere la posizione  al momento del passaggio ravvicinato.  Se l’oggetto a quel momento transitasse in “opposizione” (cioè la Terra  tra “Nibiru” ed il Sole) le conseguenze potrebbero essere catastroficamente severe. Anche nel caso Pianeta X sia una grossa cometa. Poiché il nostro pianeta  resterebbe sulla linea di tiro delle interazioni elettriche ed elettromagnetiche tra i due altri corpi celesti.
    Esiste perfino uno scenario più apocalittico. Che il transito avvenga in “congiunzione inferiore” cioè l’oggetto passante molto vicino  al Sole.  Con  la Terra in “opposizione”, ci troveremmo nel mirino di una terrificante  battaglia elettromagnetica tra Titani.  In tale  deprecabile evenienza la fine della specie umana sarebbe  possibile se non probabile.

Se Nibiru è realtà, la chiave di volta per valutarne l’ impatto sul sistema terrestre è legata alla posizione rispetto a noi al momento della sua massima vicinanza al Sole (perielio).
Non ci resta che attendere il 2012!

8 aprile 2010

Luoghi comuni

Com’erano belli i film di una volta.
Un luogo comune come “non ci sono più le mezze stagioni” e “i giovani d’oggi non hanno voglia di fare nulla”.

Per i film lunari il “luogo comune” è abbondantemente sfatato.
La versione “restaurata” del filmato del primo sbarco (Apollo 11) è  brillante e fulgida.  Prendo ad esempio la versione pubblicata nel sito di Paolo Attivissimo.

http://complottilunari.blogspot.com/2010/03/primi-minuti-della-diretta-apollo-11.html

Come si sa i film dell’epoca erano viceversa assai più scuri e opinabili in veridicità. Poiché si ha la impressione che lo sfondo sia aggiunto elettronicamente attraverso la tecnica dello “schermo blu” (“chroma key”).  Sembra di intravedere una linea di demarcazione netta tra la parte antistante e quella retrostante.

Negli anni 60 questo artifizio tecnico era lo “stato dell’arte”  nella tecnologia televisiva.

Fotogramma del video originale non restaurato

Però i filmati originali dello sbarco sono irreperibili. La tesi ufficiale dice che probabilmente i nastri magnetici furono cancellati per essere riutilizzati. Della più grande conquista umana della storia non abbiamo più documentazione diretta.

I nastri mancano dall’estate 2006.
L’amico e collega scrittore greco Sotiris Sofias sostiene che i film furono fatti sparire  deliberatamente in quanto nel 2009, a 40 anni dallo sbarco, secondo alcune leggi americane sarebbero stati “declassified”. Qualcuno ora potrebbe stare analizzando quei filmati e chissà cosa potrebbe scoprire.

In un paese dove pure Monica Lewinsky ha conservato come feticcio le mutandine dell’”affare Clinton”, vi pare normale che la NASA si perda i filmati originali dello sbarco sulla Luna?