Il riflesso delle bugie

Costante delle fotografie lunari sono i riflessi “sbagliati” e bizzarri provenienti dalla visiera del casco degli astronauti.
Uno dei più strani ma meno noti è stato scovato nella fotografia AS17-141-21608 dall’Apollo 17 che fu l’ultima missione verso la Luna.

as17-141-21608 con particolare della visiera

as17-141-21608 con particolare della visiera

Osservando la riflessione del vetro ecco l’immagine del secondo astronauta, presunto autore della foto, si notano una serie di anomalie visuali.

Prima di tutto, la persona sembra non avere lo  “zaino”, il voluminoso apparato posteriore  di sopravvivenza in assenza di atmosfera sulla superficie lunare.

Dettaglio della foto as17-141-21608

Dettaglio della foto as17-141-21608

In effetti, la figura non pare affatto indossare una tuta spaziale ma normali pantaloni e camicia. Di siderale sembra avere solo un casco in testa e gli stivali da astronauta, quest’ultimi indispensabili per non lasciare sul terreno impronte inconsistenti con la scena. Nemmeno s’intravede la grossa fotocamera sul petto.

Probabilmente che ha dovuto segretamente lavorare alla falsificazione dei voli  lunari ha voluto criticamente lasciare traccia di se nelle immagini ritraenti una delle più grandi bugie della storia.

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6 commenti to “Il riflesso delle bugie”

  1. Ah, certo, sono così imbecilli da andare in giro per il “set”, e fare fotografie sapendo benissimo di essere immortalati nel riflesso della visiera, vestiti in camicia.

    A parte che già dal tuo ingrandimento a bassisima risoluzione si nota come l’ombra sia quella di una “goffa” tuta spaziale, e non quella sottile di un uomo in camicia.

    E poi vado leggermente O.T.: ma se gli Americani sono così perfidi da simulare l’atterraggio sulla Luna, per quale masochistica ragione lo hanno simulato non una, bensì SEI volte?
    Che ragione avevano di rischiare di farsi scoprire, quando già avevano raggiunto l’obbiettivo storico dell’allunaggio, quando ormai a nessuno fregava una mazza della Luna?

    • Tu devi entrare nell’ottica. Letteralmente. La foto è alla massima risoluzione da me ritrovata sicchè il particolare è minuscolo.
      Quei poveracci che lavorarono in segreto alla beffa fecero in modo di lasciate traccia di se ai loro discendetni in questo modo. Aggiungendo ‘errori’ nelle immagini, sorta di firme occulte.
      La questione dell’ombra nerissima è irrilevante. Dato che ogni foto è ritoccata hanno potuto produrre qualsiasi forma per l’ombra.

    • AH ! AH ! AH ! AH ! AH ! AH ! AH ! AH ! – Mamma mia che ridere….!!!

  2. Firme occulte? Ma sei fuori? No dimmelo subito, ho bisogno di sapere con chi ho a che fare.

    Ma te seriamente pensi che i militari incazzosi USA avrebbero lasciato passeggiare uno in giro per il “set” vestito in maniera non consona?
    Se vuoi a tutti i costi avere una TUA visione della storia, OK.
    Pero’, per favore, evita di sparare cazz…stupidaggini.

    • Certo firme occulte, ovvio che non potevano firmare in chiaro una beffa, se no che beffa era.
      Questa teoria delle foto ‘sbagliate’ apposta è anche di David Percy.
      Non so se c’erano i militari dietro, magari Disney o Kubrick. Probabilmente i militari, che non sono artisti, semplicemente sorvegliavano garantendo la sicurezza.

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