Il razzo ha percorso 3700 km, sorvolando l’isola giapponese di Hokkaido e precipitando nel Pacifico
Il lancio ha di fatto dato forza e concretezza alle minacce rivolte dal leader nord-coreano Kim Jong-un e del suo governo a Stati Uniti e Giappone. “Affondare” le isole giapponesi con la bomba atomica, ridurre “in cenere” gli Usa: questo il tono delle dichiarazioni di Pyongyang dopo l’inasprimento delle sanzioni approvate dalle Nazioni Unite l’11 settembre, otto giorni dopo che il Paese asiatico aveva effettuato un nuovo test nucleare (vedi AVIONEWS 1). L’utilità delle misure decise dall’Onu -che impediscono quasi completamente il commercio internazionale della Corea del Nord ma che non avrebbero tagliato le forniture di petrolio- era stata messa in discussione dal presidente russo Vladimir Putin, che aveva avvisato di un possibile ulteriore inasprimento dei toni.
L’episodio ha suscitato la reazione immediata della Corea del Sud e del Giappone. Il presidente sud-coreano Moon Jae-in secondo quanto riportato dalla stampa locale avrebbe affermato che il suo Paese è in grado di distruggere con i propri armamenti la Corea del Nord. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha invece dichiarato che il suo Paese non tollererà ulteriormente il comportamento di Pyongyang. Al passaggio del missile che ha sorvolato l’isola giapponese di Hokkaido il suono delle sirene ha messo in allarme la popolazione di quattordici province.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, le autorità militari -secondo cui si sarebbe trattato di un missile balistico di medio raggio avrebbero escluso che il lancio abbia rappresentato un reale pericolo, ma molti osservatori ritengono che la gittata del missile superiore a quella del lancio di fine agosto (vedi AVIONEWS 2)- dimostri il contrario e che l’isola americana di Guam -più volte oggetto delle minacce di Kim Jong-un– possa essere effettivamente raggiunta.
La Cina ha condannato l’accaduto e dichiarato che bisogna evitare di aumentare la tensione. Il consiglio di sicurezza dell’Onu si riunirà d’emergenza e a porte chiuse venerdì sera. (Avionews) ( http://www.avionews.it/ )
Gli Stati Uniti stanno inscenando la terza guerra mondiale per salvarsi sottomettendo, dapprima, tutti i loro alleati. La Nord Corea è solo uno “sparring partner” che si sono creato loro stessi. Che il terzo conflitto mondiale sarebbe stato scatenato nel periodo 2015-17 lo avevo scritto diversi anni fa.
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