Ho scritto nel secondo volume del testo sulla Terra piatta che forse lo Space Shuttle veniva camuffato facendolo “recitare” nel ruolo del russo Buran. In effetti, la convinzione aumenta notando le incredibili somiglianze.
La navetta spaziale statunitense era dotata di due motori a reazione camuffati sotto il timone di coda per farla volare. Era troppo pesante, infatti, per sostenersi come un aliante oltre alla ridicolaggine che andasse nello spazio.
Circolavano foto che mostravano Putin nella stessa loggia massonica di Bush figlio e magari entrambi nella stessa loggia di Giulietto Chiesa!
L’antagonismo fra Russia e USA, la famosa “guerra fredda”, è stata una messa in scena per dividere l’umanità fra “buoni” o “cattivi” (a seconda del collocamento geopolitico) mentre il NWO compiva i suoi misfatti tipo la guerra in Vietnam piuttosto che l’invasione dell’Afghanistan.
I due veicoli volanti si assomigliano troppo per essere stati progettati da due superpotenze fieramente antagoniste: si assomigliano come la versione base, ad esempio, e quella sportiva del medesimo modello d’auto. Al massimo cambiano le targhette e i cerchioni o qualche finitura, vista da fuori.
Il progetto del Buran, ci dicono, non prevedeva i grossi motori a razzo dello Shuttle, tuttavia, la conformazione della zona posteriore mi da l’idea che ci fossero ma rimossi in occasione della recita.
Dopodiché, per nascondere l’ingegnosa beffa, hanno allestito una scena con il Buran semidistrutto dalle macerie del collasso dell’edificio in cui era conservato. Così nessuno capisce che non si tratta di una vera nave spaziale ma di un attrezzo scenico statico come quelli dei film.
Libri di approfondimento: QUADERNI DALLA TERRA PIATTA (volume 2°)