L’appello di Coldiretti: “Acquistate abeti veri”
“In maniera impropria continuano a chiamare l’albero finto ecologico, quando è esattamente l’opposto”, aggiunge poi Betti. E in effetti guardando i numeri forniti da Coldiretti, di sostenibile non c’è nulla. “Gli alberi di Natale in plastica sono prodotti all’estero, vengono trasportati attraverso i continenti nel nostro Paese. Per produrre un chilo di plastica si consumano 2 kg di petrolio e la relativa combustione comporta l’emissione in atmosfera di 2-3 kg di CO2. Considerando che il peso di un albero di plastica medio è 10 kg, il consumo di petrolio per la produzione è di 20 kg, con relative emissioni in atmosfera di CO2 pari a 40-60 kg”. Moltiplicando per il numero di alberi di plastica venduti ogni anno – circa mezzo milione – l’impatto è evidente. Relazione invertita per l’abete: ogni albero toglie dall’atmosfera 47 kg di CO2 e un ettaro produce ossigeno per 45 persone. ( https://www.intoscana.it/it/articolo/crolla-la-vendita-di-alberi-di-natale-lappello-di-coldiretti-acquistate-abeti-veri/ )

Non sono d’accordo col tenore dell’articolo. Che significa utilizzare “alberi veri”? E poi che fine fanno?
Ricordo un compagno di università che aveva una casa in montagna. A gennaio, prestava attenzione ai cassonetti dell’immondizia girando per Brescia. Talora vi trovava un albero di Natale buttato via. Lo prendeva su e se lo piantava nel suo terreno montano attorno casa. Sebbene pochi attecchissero, in pochi anni si era fatto un bosco di abeti veri gratuitamente.
Io non sono d’accordo nell’utilizzare alberi di Natale veri che soffrono per niente e poi vengono buttati morendo senza radici.
Piuttosto un bell’albero di Natale artificiale (vedi foto) simile a uno vero da utilizzare di anno in anno.
Mi dispiace per gli operatori del settore ma la mattanza degli alberi di Natale vivi va fermata.
Per quanto mi riguarda, io faccio il presepe soltanto.