Romanzo di Roberto Slaviero (29.05.24)
“Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo, o Astolfo,
e sfrena il tuo volo dove più ferve l’opera dell’uomo.
Però non ingannarmi con false immagini
ma lascia che io veda la verità
e possa poi toccare
il giusto.”
Banco del Mutuo Soccorso
Astolfo , figura mitica , paladino di Re Carlo Magno.
Siamo circa nell’ anno 800
d.C. , secondo la storiografia di “De Emendatione Temporum” del 1583 di Giuseppe Giusto Scaligero, che riscrisse praticamente tutta la storia antica.
Astolfo , già fu sulla Luna , incaricato da Dio , per recuperare il senno , la ragione di Orlando , impazzito per il tradimento della sua amata Angelica.
Tale vicenda si legge nell’ “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto , pubblicato nel 1516 a Ferrara.
Torniamo all’ incirca negli anni 800……
PARTE PRIMA
-Astolfo , Astolfo ….
– chi mi chiama , chi sei ?
forse un fellone ?
io non temo nessuno , sono un cavaliere , sono paladino del Re !
– Astolfo calmati , sono un Principe Celeste inviato dal Signore , noi conosciamo i tempi, anzi il tempo dei tempi
– ti sento ma non ti vedo , anzi si adesso, mi pare , si, scorgo la tua figura , fantastica e luminosa.
Uno dei Principati celesti , grandioso !
Perché sei qui da un umile cavaliere ?
– Astolfo , conosciamo il tuo grande spirito di avventura e
da lassù, abbiamo pensato di proporti dei viaggi , dei viaggi nel tempo , per erudirti su ciò che sarà , che ne pensi ?
Già l’ Ariosto ti ha portato sulla Luna e nell’ Inferno , ma noi ti porteremo sulla Terra e ti faremo spettatore di alcuni grandi eventi che la Storia poi ricorderà.
-altri fiumi , altri laghi, altre montagne , altri mari , altre
selve , altre belve :
si , si , si, viaggerò con te Principe !
Capo Trafalgar
Andalusia-Spagna
poco sotto Cadiz
20 ottobre 1805
N 36° 11’ W 6° 02’
Nel 1804, la Spagna entra in guerra a fianco della Francia Napoleonica contro l’Inghilterra, principalmente per salvaguardare le sue colonie nelle Americhe.
Napoleone nel frattempo, sta progettando l’ invasione del Regno Unito, ammassando oltre 160mila uomini sul Canale della Manica e attraverso un enorme ponte mobile, studia l’ invasione dell’ isola albionica.
Intanto l’ ammiraglio Villeneuve, comandante della flotta franco-spagnola, era riuscito a forzare il blocco navale britannico davanti a Tolone nella Francia mediterranea e veleggiava verso le Indie occidentali ( Caraibi ).
Voleva attaccare i porti
britannici caraibici, in modo
tale che molti vascelli inglesi lasciassero l’ Europa e alleggerissero cosi i loro blocchi navali nei vari porti europei.
In tal modo la flotta franco-spagnola si sarebbe poi riunita
in grande quantità, per sferrare l’ attacco finale all’ Inghilterra dal Canale della Manica.
L’ ammiraglio Nelson, comandante della flotta britannica , saputo della fuga di Villeneuve da Tolone , lo cercò inizialmente sulle coste egiziane , ma poi si diresse nei Caraibi, a Trinidad, per scovare la flotta francese.
I suoi servizi segreti però , non gli avevano fornito notizie esatte e nell’ agosto del 1805 Nelson tornò in patria a mani vuote.
Il 14 settembre , a bordo della sua HMS Victory , Nelson , avendo avuto notizie che Villeneuve si stava dirigendo
a Cadiz con nuove forze, riprende il mare ed il 28 settembre raggiunge il largo,
di fronte a Cadiz.
Il gioco si è fatto davvero pesante e chi vincerà avrà la supremazia tattica dei mari per molte decine di anni !
-Astolfo , come vedi anche nei tempi futuri guerre e guerre per il dominio del mondo.
-Principe lo so , ma io sono stato sulla Luna.
-Astolfo, la tua immaginazione è fantastica !
20 ottobre 1805
nei pressi di Cadiz
La flotta franco-spagnola era composta da 33 vascelli e 7 fregate , per un totale di 2652 cannoni e 25.200 uomini.
Per contro la flotta britannica si opponeva con 27 vascelli e 6 fregate , per un totale di 2178 cannoni e 17.076 uomini.
I comandanti franco-spagnoli erano rispettivamente
Pierre-Charles Silvestre de Villeneuve e l’ ammiraglio italiano , naturalizzato spagnolo,
Federico Gravina.
Il comandante britannico era
Horatio Nelson.
La flotta franco-spagnola salpò da Cadiz per andare a Cartagena, nella Murcia spagnola , nel Mar mediterraneo, seguita a vista da alcune fregate inglesi.
Causa fitta nebbia e vento contrario , verso sera , si trovò impantanata al largo
di Capo Trafalgar, ad una distanza tra le navi, di circa 180 metri l’ una dall’ altra.
Il mattino del 21 ottobre alle
6 e 20, Villeneuve comandò di
disporsi in linea militare da combattimento.
Gli inglesi , invece di disporsi anch’ essi in linea parallela , formarono due colonne
di attacco perpendicolarmente
a quella dei franco-spagnoli.
Tale manovra prese il nome di Tocco di Nelson !
In tal modo , sebbene molto pericoloso ma audace , le navi inglesi poterono sparare da entrambi i lati dei vascelli , mentre i loro nemici solo da un lato.
Verso mezzogiorno i cannoni della Fougueux francese tuonarono al largo di Trafalgar, seguita dalle altre.
Nonostante l’ impressionante fuoco , la Victory e la Royal Sovereign , che guidavano le
due colonne inglesi, riuscirono ad avanzare e posizionarsi negli spazi , tra vascello e vascello, della flotta nemica.
Rappresentarsi la mischia furiosa
e mortale che si generò è difficilmente immaginabile.
Verso le 13 e 30 , un fuciliere francese colpì , perforandogli il polmone , l’ ammiraglio Nelson
sulla Victory.
Dopo 2 ore , Nelson morì , ma
la sua bandiera non venne ammainata dalla nave ammiraglia , mantenendo cosi
i marinai inglesi ad alto morale combattivo.
Poco più tardi , dopo ore di battaglia feroce , l’ ammiraglia francese Bucentaure , semidistrutta , con Villeneuve e il suo stato maggiore, si arrese ai britannici.
I franco-spagnoli perdettero 22 navi , gli inglesi neanche una , sebbene molte subirono gravi danni.
L’ ammiraglio Gravina morì dopo qualche giorno a cause delle ferite.
L’ ammiraglio Villeneuve fu trasportato in Inghilterra e fu liberato dopo circa sei mesi , ritornando in Francia.
Scaricato dal ministro della Marina e colpito dagli anatemi
di Napoleone , non giunse nemmeno a Parigi , alla commissione di inchiesta sul disastro di Trafalgar e venne trovato morto , nella sua stanza di un albergo a Rennes , colpito da più coltellate.
Suicido od omicidio !?
– che ne pensi Astolfo ?
– ummhh….io sicuramente Principe avrei affrontato impavido, sia l’ Imperatore e la sua commissione.
( pace all’ anima dell’ ammiraglio francese)
La nebbia ed i venti e la mancanza di buoni ufficiali
sui vascelli , poiché molti ghigliottinati in patria ,
insomma, io ho fatto il possibile.
Il destino lo ha voluto e la mossa di Nelson , lo ammetto però, fu grandiosa.
– Astolfo lo sai , anzi lo vedi , che il corpo di Nelson fu fatto rientrare in patria in una botte di Rum , per non deteriorarsi.
– Sento gli aromi nell’ aria….
ma ti ripeto Principe , io sono stato sulla Luna , comunque rispetto i grandi avvenimenti
del futuro.
P.s ( autore )
Da quel giorno , per molti anni,
la Gran Bretagna divenne la padrona assoluta degli oceani e Napoleone dovette rinunciare al tentativo di invasione della stessa.
L’ isola albionica resistette,
e ciò accadde ancora circa 135 anni dopo , sotto l’ attacco degli Stukas ( Junkers Ju 87 ) e Messerschmitt nazisti.
Isola tremenda e fiera , piratesca.
Già lottarono ardentemente in un lontano passato con i vichinghi !
(fine nota autore )
– Astolfo , fai un profondo respiro e chiudi gli occhi.
– sento un venticello che mi avvolge, Principe del Tempo
– Apri gli occhi Astolfo , siam tornati
– incomincio a divertirmi , non dico come sulla Luna ma….
Principe, ascolta, ho avuto un flash , rientrando nel nostro tempo.
– dimmi Astolfo
– ho sentito delle voci
che andavano e venivano, gracchiando, quesh quesh chsss chssss
– cosa dicevano ?
– Houst , no haustin , no ecco adesso ricordo
HOUSTON , ABBIAMO UN PROBLEMA
– sei perspicace Astolfo , ma
non so se avremo tempo per
farti conoscere gli studi televisivi del futuro , vedremo !
(Fine prima parte)