Nel 1851, in quello che ora conosciamo come Iraq (già Babilonia), gli archeologi scopersero una biblioteca composta da 22 mila tavolette d’argilla in una scrittura ritenuta la più antica della Terra. Databile da 6000 a 8000 anni fa, frutto di un’altrettanto antica civiltà: i Sumeri.
Tra la vasta letteratura sumera giunta a noi anche storie simili a quelle riportate dalla Genesi. Si parla di una grande inondazione che riconfigurò la faccia della Terra e rimestò le sue popolazioni. Di costruttori di una Torre e della creazione di linguaggi parlati.
Sistema Solare in particolare di tavoletta sumera
Una di queste tavolette include un disegno di una mappa spaziale del sistema solare. Nella quale sono rappresentati i pianeti nel giusto ordine con le corrette dimensioni reciproche.
Singolarmente, vi appare un decimo pianeta nella rappresentazione, collocato tra Marte e Giove. Da sempre gli scienziati cercano un Pianeta X e finora hanno scoperto Plutone, però di recente retrocesso a pianeta nano.
Narra la tradizione sumera che il pianeta Nibiru collise con un altro di nome Tiamat, la gran parte del quale divenne la nostra Terra ed il resto la fascia degli asteroidi tra il gicante gioviano e il pianeta rosso.
Nibiru sarebbe un pianeta con un moto retrogrado rispetto agli altri pianeti ruotanti attorno al Sole con un’orbita molto eccentrica e un periodo di 3600 anni. Una volta raggiunte le vicinanze del nostro astro transiterebbe appunto dove ora vi si trova la fascia degli asteroidi, tra Marte e Giove a una distanza compresa tra 2 UA e 3,3 UA dal Sole cioè da 150 a 350 milioni di km dalla Terra.
Sistema solare secondo i Sumeri reso riconoscibile
Secondo gli antichi testi sumeri, tali dettagliate informazioni astronomiche sarebbero state fornite loro dagli Annunaki (o Anunnaki) che significa coloro che dal Cielo vennero sulla Terra. Essi descrivono gli annunaki come una razza rettiliana di dei che viaggiando su vascelli fiammeggianti provenivano dal pianeta Nibiru. Viene riportato che queste divinità giunsero sulla Terra per cercare oro e altri elementi indispensabili alla sopravvivenza del loro pianeta.
In conseguenza di una rivolta dei lavoratori nelle miniere le loro elite desiderarono creare, tramite la manipolazione genetica, una nuova stirpe di minatori che costituisce oggi la specie umana come la conosciamo.
Stando ai sumeri, quindi, noi fummo creati come schiavi degli annunaki, i quali tornarono in maggioranza su Nibiru prima del diluvio universale. Qualcuno è rimasto, in numero di seicento secondo gli ordini del re Anu, a sorvegliare la Terra ed i suoi nuovi abitanti intelligenti, parlanti, capaci di creare una letteratura scritta. Ai quali fu proibito di effigiare i creatori nella loro vera sembianza aliena.
Un certo numero di retaggi culturali, dal Giappone agli aborigeni australiani passando per la Bibbia e i nativi americani, tramandano di dei rettiliani che crearono la razza umana attuale incrociandosi con le figlie degli uomini.
Probabilmente i Cro Magnon o tardi Neandertaliani, ominidi capaci di costruire e impiegare utensili ma privi di linguaggio verbale articolato ed incapaci di organizzarsi in città pianificando culture agricole e allevamento di animali. L’ Homo sapiens sarebbe, secondo questa versione, stato creato da extraterrestri provenienti dal pianeta Nibiru