Astolfo, viaggi nel tempo (seconda parte)

di Roberto Slaviero 20/06/2024

IL MARCHESE E LA PAZZA

– Astolfo!

– Astolfo!

– chi mi chiama?

Ah mio grande principe del tempo, stavo sonnecchiando e sognavo viaggi alati.

– dove mi porti Principe?

– chiudi gli occhi Astolfo

Lisbona-Portogallo 

01.11.1755 

Festa di Ognissanti

N 38° 43’ 00’’

W 09° 07’ 59’’

Poco prima delle 10 del mattino, un boato violento ed assordante scosse la potente capitale dell’ opulento impero portoghese.

Impero portoghese, che possedeva Brasile, vari Stati africani, possedimenti sulle coste indiane e l’ isola di Macao davanti la Cina.

Una vera potenza mondiale.

Le acque miste dell’ oceano, 

nel quale il fiume Tago sfocia davanti Lisbona, si retrassero violentemente e dopo circa 20 minuti, un imponente Tsunami colpi le coste lisbonete.

Un massacro!

Si svilupparono incendi enormi che durarono vari giorni e morirono decine di migliaia di persone.

Il sisma causò danni in tutto il continente europeo, nord africano e caraibico.

Lo scrittore veneziano Casanova, rinchiuso nelle prigioni veneziane dei Piombi a quel tempo, descrisse le travi del soffitto che giravano come impazzite e lui gridando, ancora, ancora, fece fuggire 

le guardie, sperando che il muro si fracassasse.

Il muro resistette e Casanova, non in quel giorno ma quasi esattamente 1 anno dopo, 

il 31.10.1756, riusci a fuggire.

Strane coincidenze dalla Storia!

In realtà, l’ epicentro pare fosse al largo dell’ Atlantico tra Lisbona ed il Marocco, ma essendo al tempo Lisbona la 

città più importante, venne etichettato dai posteri cosi.

Si parlò anche di migliaia di morti nel nord Africa, in Spagna

ed in Scozia si notarono dislivelli fino a oltre 15 metri tra le acque.

Una resettata planetaria a cui 

ne seguirono altre e altre le avevano precedute.

– Principe, ma queste catastrofi sono provocate dal Supremo, oppure … ?!

-Astolfo prendi la vita con filosofia ed amore, sei 

giovane forte e robusto.

Non posso svelarti tutti i segreti, 

ti posso solo dire che il tuo pianeta è in parte gestito da 

forze contrapposte e ogni tanto qualcosa si spacca.

Il Supremo spesso delega e se 

si accorge che tante cose non vanno, prima o poi agisce!

– Principe, chi è quel nobiluomo

che sta prendendo in mano le redini della situazione per la ricostruzione di Lisbona?

– E’ Sebastiao Josè de Carvalho e Melo e diventerà in poco tempo e lo vedrai, il Marchese

di Pombal, un grande personaggio!

Nato a Lisbona il 13 maggio 1699, fu Ministro del Regno 

dal 1750 al 1777, sotto il Re 

Josè I ( Giuseppe ).

Fu ambasciatore a Londra e a Vienna prima del 1750.

L’ Arciduchessa Maria Anna 

d’ Austria, moglie del Re

Joao V ( Giovanni ), dopo la sua morte nel 1749, consigliò al nuovo Re Josè, suo figlio, 

di nominare il Marchese 

ministro degli esteri, del quale il nuovo Re, tra l’ altro, ne era un grande estimatore.

Divenne in poco tempo il primo Ministro del Regno.

Dopo il devastante terremoto e maremoto, sia il Marchese che 

il Re e la sua Corte si salvarono 

( erano nei colli di Lisbona, in alto ).

“Adesso seppelliamo i morti e diamo da mangiare ai vivi”

La famosa frase del Marchese di Pombal.

Tempo un anno e Lisbona venne praticamente ricostruita, con edifici con sistemi antisismici, che si possono vedere tutt’ oggi.

La sismologia deve molto alle ricerche fatte dai portoghesi in quegli anni.

Assolutista illuminato, faceva rispettare le leggi, anche ferocemente, sia ai normali cittadini che ai nobili ricchi 

ed ai loro amici gesuiti.

Infatti nel 1758, la famiglia nobile di Tavora e il Duca di Aveiro, tentarono di uccidere 

il Re Joao.

La punizione inflitta dal Marchese a loro e alle loro famiglie fu feroce e senza scampo!

I gesuiti furono inoltre cacciati dal Regno del Portogallo.

Nel suo oltre ventennio di comando:

Abolì lo schiavismo dei nativi nelle colonie.

Ricostruì l’ Università di Coimbra.

Creò la prima regione agro-vinicola nel pianeta, nel 1756 nell’ Alto Douro, al nord del Portogallo.

Furono esentate le tasse nel commercio con le colonie.

Stimolò la creazione di piccole imprese, quasi defiscalizzate, con grande successo, anche attraverso le importazione di materie prime dalle colonie. 

Nel 1773 istituì la Compagnia di pesca in Algarve, per il controllo della pesca nel sud del paese.

Nel 1751 aveva già fondato la Banca Reale e la Gran Fazenda di Lisboa, che controllava tutte le imposte del regno.

Nel campo dell’ istruzione, ne tolse alla Chiesa il monopolio 

e la trasferì sotto il controllo del Regno.

Subordinò la feroce Santa Inquisizione della Chiesa romana al controllo del Regno.

Diminuirono di molto i terribili processi religiosi di quel genere.

Nel 1768 proibì ai nobili di sposarsi tra le loro cerchie ristrette ( puritanos ) per non mescolarsi con il popolo.

Cosi si potevano evitare anche 

le storture genetiche, che si generano soprattutto tra parenti vicini.

Più si mescola il sangue e prima si perdono le tare genetiche.

Nella colonia brasiliana proibì l’uso della lingua Nheengatu, lingua dei nativi tupi-guarani conformata a regole grammaticali portoghesi 

dai gesuiti.

Ai nostri giorni l’ immenso territorio brasiliano parla il portoghese.

– Principe …

– dimmi Astolfo

– che Regno incredibile è riuscito a creare un piccolo Staterello affacciato sull’ oceano.

– Astolfo, hanno avuto grandi navigatori coraggiosi, quali Vasco da Gama, Bartolomeo Diaz, Pedro Alvarez Cabral ed altri.

Sono riusciti anche ad abbindolare la Spagna col Trattato di Tordesillas nel 1494 

e cosi il Brasile è caduto nelle loro mani.

Zitti ed astuti!

– Anche il mio grande Carlo Magno ha creato imperi ed io sono il suo paladino!

-Lo sappiamo Astolfo e per questo ti abbiamo invitato al gioco del viaggio nel tempo.

Lisbona-Portogallo

24 febbraio 1777

Re Josè I muore!

Maria, la sua primogenita diventa la prima Regina 

regnante del Regno portoghese.

Lei non aveva mai sopportato il Marchese di Pombal, soprattutto per le sue amicizie

(di Maria) aristocratiche e religiose e quindi lo cacciò!

La Regina era molto religiosa e abbastanza malinconica.

Sotto la sua reggenza, nel 1785,impose forti restrizioni 

all’ attività industriale in Brasile.

Proibì la fabbricazione industriale di tessuti ad esempio, a parte quelli di tela grezza che utilizzavano gli schiavi e normali lavoratori.

La Corte portoghese temeva che la sua colonia brsasiliana divenisse troppo forte economicamente e puntasse 

all’ indipendenza.

Cosa che più avanti nei decenni avvenne, chiaramente, 

il 7 settembre 1822.

Nel 1792 nel frattempo in Brasile, Joaquim Josè da Silva Xavier, detto Tiradentes, fu impiccato ed il suo corpo squartato, accusato di aver cospirato contro il Portogallo per l’ indipendenza del Brasile a nome e per conto dell’ Inconfidencia Mineira!

Nel 1786 la Regina Maria perdette il marito Pietro che 

era il fratello di suo padre Josè 

e quindi suo zio!

La Regina cominciò a delirare da quell’ anno e proibì feste ed intrattenimenti, cadendo in una forte frustrazione depressivo religiosa.

Suo figlio, il principe Josè, 

suo primogenito ed erede morì 

di vaiolo all’ età di 27 anni.

Anche il suo fidato confessore morì poco dopo.

La malattia mentale della Regina peggiorò sempre di più.

Si dice che potesse soffrire di una malattia rara, detta Porfiria che causa seri problemi all’ emoglobina del sangue, malattia spesso geneticamente ereditata!

Nel 1792, Maria, ritenuta ormai pazza, venne curata da un medico inglese Francis Willis, che aveva in cura il Re inglese Giorgio III.

Ma Willis considerò la regina inguaribile.

– Principeeee,

ma in che mani sono caduti i nostri popoli?!

Con Carlo Magno non era cosi.

Sono governati da menti malate.

– Astolfo, vedi che al tuo tempo non va poi cosi male …

– Grazie Principe per aprirmi gli occhi

Nel 1794 la Corte portoghese 

si trasferì a Queluz, in Sintra, vicino Lisbona, dopo 

il rogo della Real Baracca de Ajuda, sede dei regnanti.

Gli urli della Regina, rinchiusa nei suoi appartamenti, si udivano e risuonavano nelle sale.

Joao, il secondo figlio di Maria, principe del Brasile, assunse il governo a suo nome, quale Principe Reggente.

Vista la situazione traballante dei portoghesi, nel 1801, gli spagnoli con l’ appoggio di Napoleone invadettero parte del Portogallo.

Col Trattato di Madrid, nello stesso anno, il Portogallo cedette parte della Guyana ai francesi e cosi si formò la Guyana francese.

In seguito, nel 1807, il Portogallo venne nuovamente invaso dai franco-spagnoli, poiché si rifiutava di aderire al blocco contro la Gran Bretagna.

Il 29 novembre del 1807, la Casa regnante portoghese si trasferì in Brasile, per istituire un governo regnante all’ esilio.

Furono anche gli inglesi a sollecitare tale decisione.

Ed infatti a Salvador de Bahia,

il Principe Reggente Joao ( Giovanni ), nel gennaio 1808, firmò un accordo commerciale, che prevedeva la fine del monopolio marinaro tra la colonia brasiliana ed il Portogallo, consentendo ad altre nazioni amiche, soprattutto della Gran Bretagna, di aprire ai loro commerci.

L’ 1 agosto 1808 il Generale britannico Arthur Wellesley, futuro Lord Wellington, sbarcò 

a Lisbona con il suo esercito per iniziare la cacciata dei francesi:

ci vollero anni!

Nel 1815, Napoleone fu integralmente sconfitto in Europa, ma la Corte portoghese rimase in Brasile e rientrò poi a Lisbona il 3 luglio 1821, con Joao divenuto ufficialmente Re 

il 6 febbraio 1818, anche se praticamente lo era, da quando la Regina madre era impazzita decenni prima.

Maria la pazza, visse in Brasile per circa 8 anni e morì il 20 marzo 1816, nel convento del Carmo a Rio de Janeiro.

Nel 1821 la salma della Regina fu traslata a Lisbona e tumulata nella Basilica da Estrela.

Anche se passò molto tempo della sua vita in uno stato di inabilitazione, sia in Portogallo che in Brasile, fu molto ammirata e venerata.

Visse in un periodo di tragici eventi e cambiamenti europei e mondiali.

Probabilmente, se non avesse allontanato dal governo il Marchese di Pombal, 

il Portogallo non avrebbe subito la rapida decadenza, che portò il più potente Stato planetario dal XIV al XVIII secolo, alla perdita di gran parte del suo potere mondiale!

Il Marchese si trasferì nella cittadina di Pombal, dove morì all’ età di 83 anni.

Egli fu messo al bando dalla Regina, accusato di ostracismo e corruzione, ma poi la Stessa, fece pubblicare un atto di perdono del Marchese, ormai vecchio e malato.

– Principe, che momenti anche struggenti, che periodo terribile con quel Napoleone!

Ma chi si credeva di essere quel italo-corso-francese?

Il mio Carlo lo avrebbe spezzato subito!

– Astolfo, ti ho voluto far vedere anche Maria I, per mostrarti come la prima Regina del Regno, forse per rabbia e gelosia, piuttosto tipica femminile, abbia lentamente iniziato la decadenza portoghese.

Era comunque una donna molto forte e decisa.

Se voi umani imparaste ad avere meno scatti di rabbia, il pianeta subirebbe meno disgrazie e la vostra vita sarebbe migliore.

– Mmhh, ricordo il mio viaggio sulla Luna, là le cose ed avvenimenti sono completamente diversi.

– Astolfooooo

dai chiudi gli occhi, rientriamo nel tuo tempo!

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Fine seconda parte ( https://olisticoaltapusteria.com/articolo/169/astolfo-viaggi-nel-tempo-seconda-parte/ )

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