“Alfa Romeo Milano non va bene? Allora arriva Alfa Romeo Junior”. Il Biscione non ci sta e risponde nei fatti al ministro Adolfo Urso – responsabile delle Imprese e del Made in Italy – che aveva accusato il Gruppo Stellantis di ingannare gli automobilisti, battezzando un’auto prodotta in Polonia col nome di una città italiana.
Il marchio annuncia così il rebranding del suo nuovo SUV piccolo, presentato il 10 aprile e annunciato circa 6 mesi fa. “Nell’ottica di promuovere un clima di serenità” dicono i vertici della Casa. Quindi addio Alfa Romeo Milano, benvenuta Alfa Romeo Junior.
Non sappiamo se si tratti di un record, ma aver mantenuto per appena 5 giorni il nome originale non è certo da tutti. E di sicruoInsomma, appena nato, il nuovo SUV è già entrato nella sua seconda vita. Ma riavvolgiamo il nastro per capire meglio cosa è successo.
“Un’auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia. Questo lo vieta la legge italiana, che nel 2003 ha definito l’Italian Sounding e prevede che non bisogna dare indicazioni che inducano in errore il consumatore. Sarebbero indicazioni fallaci legate in maniera esplicita alle indicazioni geografiche”
Così il ministro Urso aveva criticato l’Alfa Romeo Milano a meno di 24 ore dalla sua presenzazione.
( https://it.motor1.com/news/716149/alfa-romeo-junior-milano-nome/ )
Mi sembra una fesseria. Rammento solamente la Ford Torino (l’auto di Starsky e Hutch) che non era certo prodotta nella capitale piemontese. Invece, “Milano” avrebbe fatto menzione della città dove l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili è nata. L’Alfa può sempre produrre una versione “Milano” della Junior.
Il prezzo è cresciuto di 2000 euro nel giro di tre giorni (da 29.900 a 31.900 per la ibrida). Sempre troppo affinché diventi popolare, almeno da Roma in giù.